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Attività in corso e prospettive per una sanità di valore

Si è tenuta oggi una mattinata di confronto sulla sanità insieme ad istituzioni ed aziende per capire cosa sta cambiando e cosa cambierà grazie alle nuove tecnologie, e per conoscere quale sia il rapporto oggi tra i cittadini e i nuovi servizi digitali offerti dalla Sanità. 

Presenti a Binario F, Francesco Di Costanzo, Presidente Fondazione Italia Digitale e PA Social, Marco Marchetti, Dirigente della UOS HTA di AGENAS (collegato da remoto), Giuseppe Viggiano, DG della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del Ministero della Salute e Livio Gigliuto, presidente Istituto Piepoli e direttore generale di Fondazione Italia digitale, che ha illustrando i dati della ricerca “I cittadini e il rapporto con la sanità digitale” condotta proprio dall’Istituto Piepoli. Secondo lo studio, quasi un italiano su due sarebbe favorevole a visite da remoto piuttosto che ad appuntamenti fisici. “La ricerca pone la questione di elevare la qualità dei servizi digitali in sanità e salute, che spesso sono il primo vero accesso alle informazioni di carattere medico ancor prima di far riferimento a uno specialista”, ha sottolineato sottolinea Gigliuto.

Alla tavola rotonda, moderata da Alessandro Bacci, Responsabile Scientifico LHA, hanno partecipato molti direttori generali del Lazio: Fabrizio d’Alba, DG Policlinico Umberto I, Daniela Donetti, DG AOU Sant’Andrea, Cristina Matranga, DG ASL Roma 4, Giuseppe Quintavalle, DG Policlinico Tor Vergata e Commissario Straordinario della ASL Roma 1 e Roberta Volpini Direttore Amministrativo ASL Roma 1.

“Quasi un italiano su due (46%) è propenso a sostituire alcune visite mediche fisiche con visite da remoto, a distanza tramite smartphone, il 51% nella fascia 35-54 anni”. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘I cittadini e il rapporto con la sanità digitale’. ”Da non sottovalutare l’importanza che gli strumenti digitali rivestono per i giovani – ha evidenziato Livio Gigliuto, presidente Istituto Piepoli e direttore generale di Fondazione Italia digitale, illustrando i dati della ricerca – la popolazione fra 13 e 20 anni è interessata per il 57% ai temi di salute e prevenzione cercando informazioni (nel 61% dei casi) sui motori di ricerca, e solo il 19% si rivolge al medico, oppure ai familiari (18%)”. “La ricerca pone la questione di elevare la qualità dei servizi digitali in sanità e salute, spesso il primo vero accesso alle informazioni di carattere medico ancor prima di far riferimento a uno specialista”,